Valentina Barbareschi

RESTAURATRICE

CHI SONO

Biografia

Valentina Barbareschi nasce a Milano, dopo le scuole di trasferisce a Torino con la famiglia e frequenta l'Istituto Statale d'Arte di Moda e Costume Aldo Passoni. Dopo il diploma frequenta a Firenze (dove si fermerà tre anni) l'Istituto per l'Arte ed il Restauro, specializzandosi in restauro di dipinti antichi su tela e tavola.


Oltre alla scuola, sempre a Firenze, lavora c/o lo studio del Professore Restauratore Leonardo Passeri, dove può fare una buona esperienza pratica sul restauro di tele e tavole antiche, imparando le "ricette degli antichi maestri fiorentini" e le tecniche artistiche tradizionali.

Si diploma al terzo anno e si trasferisce un anno a Londra dove oltre a perfezionare la lingua inglese, lavora presso lo studio di una restauratrice che collabora con il museo di Oxford.

A seguito di questo anno Londinese, si candida e viene presa presso lo studio della professoressa Pinin Brambilla Barcilon a Milano con sede a Palazzo Reale, dove lavorerà per tre anni e imparerà molto sia sui dipinti (vedi curriculum) che sugli affreschi.

L'esperienza milanese presso una dei laboratori di restauro più prestigiosi del momento, le permetterà di lavorare su opere importanti e di assistere e collaborare a restauri di un certo prestigio.

Nel 1988, a seguito di un sopralluogo a Torino , mandata dallo stesso studio Brambilla, conosce al Castello di Rivoli un collega restauratore di grande esperienza, Antonio Rava, con il quale aprirà un laboratorio (pur lavorando ognuno per se') nel centro di Torino, via Maria Vittoria.

Sara' qui che comincerà a farsi una clientela privata e a collaborare con le Soprintendenze del Piemonte, sia per restauri di dipinti che per gli affreschi. 
Il primo grosso cantiere sarà la chiesa di San Filippo Neri in via Maria Vittoria a Torino.

Da qui seguiranno poi Palazzo Madama, Palazzo Reale "la Scala delle Forbici”e il “Salone degli Svizzeri", interventi su diversi dipinti del Museo del Risorgimento Italiano e molti altri.

Il laboratorio oggi e' in via Montebello 6, sempre in centro a Torino, continua a lavorare sia per il pubblico che per il privato (Duomo di Carignano, per Comune di Carignano, Palazzo Orfengo Pinerolo) committenze ecclesiastiche ed imprese edili.

CURRICULUM (ITA) / CURRICULUM (ENG)
Filosofia

Operiamo da anni sempre e solo nel rispetto dell'integrità' dell'opera originale, cercando di intervenire per "fermare il processo di degrado dell'opera d'arte", senza commettere un falso storico e senza cancellare ogni traccia del passaggio dell'opera d'arte nel tempo.


Da: La teoria del Restauro di Cesare Brandi: “.... E' l'opera d'arte che condiziona il restauro e non l'opposto... l'opera d'arte va analizzata in se per se, nella sua struttura (che sia un dipinto, una statua o un opera architettonica), l'opera d'arte e' un "intero" e non la semplice somma delle sue parti.

L'opera d'arte presenta una duplice polarità, consistente in due esigenze, l'estetica e la storica, che formano un'insieme. La sua storicità e' indipendente dai valori estetici e dal modo con cui essi possono variare con il tempo. Queste due esigenze estetica e storica "devono essere considerate in caso di restauro".

Il restauro costituisce il momento metodologico del riconoscimento dell'opera d'arte, nella sua consistenza fisica e nella sua duplice polarità estetica e storica in vista della sua trasmissione al futuro. 
Si restaura solo la materia dell'opera. 
Il restauro deve mirare al ristabilimento dell'unita’ potenziale dell'opera d'arte, purché ciò sia possibile senza commettere un falso artistico o un falso storico, e senza cancellare ogni traccia del passaggio dell'opera nel tempo...”

Questa importante filosofia che Cesare Brandi ha lasciato ai suo posteri, attraverso il suo libro, e' stata la filosofia da me adottata quando ho cominciato ad intervenire sulle opere d'arte.
Il restauro e' l'azione intrapresa per preservare il deterioramento di un opera, riguarda tutte le azioni che prolungano la vita del nostro patrimonio culturale.

L'intervento quindi minimo valido e' sempre il migliore. Se possibile l'intervento dovrà essere reversibile e non pregiudicare i possibili interventi futuri.

Amo il mio lavoro